Quando si parla di coliche del neonato ci si preoccupa sempre della salute del piccolo e si cerca il rimedio più efficace (e meno invasivo) per curare questo disturbo. Un errore che spesso si commette, però, è dimenticarsi dei problemi che affliggono i genitori e che possono portare anche a gravi conseguenze: oltre ad ansia e stress, un neonato affetto da coliche in modo severo può esporre al rischio di grave discordia coniugale, depressione post-partum e cessazione precoce dell’allattamento al seno. L’individuazione di questa correlazione è importante perché questo disturbo, che normalmente non prevede alcuna conseguenza permanente sul neonato, può diventare la causa della cosiddetta “sindrome del bambino scosso”, che consiste traumi all’encefalo e successive sequele neurologiche, provocati dai genitori che, esausti, perdono la pazienza e iniziano a “scuotere” il bimbo nel tentativo di interrompere il pianto.
Diventa quindi necessario per loro ricevere aiuto dall’esterno: è bene che i parenti si mettano a disposizione per sostituirli quando possibile e che gli amici li invitino ad uscire e a frequentare ambienti con altri adulti.
Il riposo e le cure mediche, però, rimangono gli alleati principali per i neogenitori.