La lotta contro la lebbra: una malattia ancora attuale
Ogni anno, l’ultima domenica di gennaio, si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia infettiva cronica, causata dal batterio Mycobacterium leprae, che colpisce pelle, nervi, arti e occhi.
Nonostante i progressi nella cura, ogni anno vengono diagnosticati circa 210.000 nuovi casi di lebbra nel mondo, ovvero 1 nuovo caso ogni 2 minuti. La malattia è particolarmente diffusa in India e Brasile, ma grazie al trattamento con polichemioterapia (introdotto negli anni ‘80), oggi la lebbra è curabile.
La strategia globale per sconfiggere la lebbra
Nel 2016, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato la strategia “Accelerare verso un mondo libero dalla lebbra”, strutturata su tre pilastri:
- Rafforzare il coordinamento tra governi e organizzazioni sanitarie.
- Interrompere la trasmissione della malattia e prevenire complicanze.
- Contrastare la discriminazione e promuovere l’inclusione sociale.
AIFO e l’impegno in Italia
In Italia, l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) sostiene le persone colpite dalla lebbra, non solo attraverso cure mediche, ma anche combattendo l’isolamento e la discriminazione. L’iniziativa di quest’anno, con l’hashtag #SconfiggiamoLaLebbra, vedrà i volontari AIFO presenti in circa 1.000 piazze italiane il 26 gennaio per raccogliere fondi destinati a progetti sanitari, offrendo il simbolico “Miele della solidarietà”.
Per approfondire l’argomento e sostenere la lotta contro la lebbra, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.