IGIENIZZARE, DISINFETTARE O SANIFICARE?

Le differenze tra igienizzazione, disinfezione e sanificazione

Negli ultimi anni, i termini igienizzazione, disinfezione e sanificazione sono diventati di uso comune per contrastare virus e batteri, specialmente in relazione all’emergenza Coronavirus. Ma quali sono le reali differenze tra questi processi?

Igienizzazione: la rimozione dei microrganismi

Igienizzare significa rimuovere virus e batteri dalle superfici mediante l’uso di acqua, sapone o detergenti. Questo processo riduce la carica microbica ma non garantisce l’eliminazione totale dei patogeni.

Disinfezione: l’eliminazione dei virus

Disinfettare è più efficace della semplice igienizzazione, poiché non si limita a rimuovere i microrganismi ma li uccide. Tuttavia, utilizza prodotti meno aggressivi rispetto alla sanificazione, rendendola adatta anche all’uso domestico.

Sanificazione: la bonifica degli ambienti

Sanificare significa eliminare a fondo virus e batteri tramite l’uso di potenti disinfettanti, in grado di bonificare completamente l’ambiente. Poiché questi prodotti possono essere aggressivi, la sanificazione viene eseguita da personale qualificato.

Quale processo adottare in casa?

Per mantenere un ambiente sicuro, non è necessario sanificare gli ambienti domestici. È sufficiente:

  • Igienizzare e disinfettare le superfici, con particolare attenzione ai pavimenti.
  • Disinfettare oggetti di uso quotidiano come scarpe, borse e cappelli prima di portarli in casa.
  • Aerare gli ambienti durante la pulizia con aspirapolvere.
  • Pulire i condizionatori, specialmente nei mesi estivi.

Per approfondire le linee guida ufficiali sulla sanificazione e disinfezione, è possibile consultare il sito del Ministero della Salute.

01/07/2020