Sono sei gli infortuni ai piedi con cui gli appassionati di corsa devono fare i conti, sia che si tratti di un principiante o di un velocista professionista; il piede, infatti, è una parte fondamentale per praticare questo sport ma allo stesso risulta essere una delle zone più delicate del nostro corpo.
Il più comune in assoluto è la formazione di vesciche, (problema che interessa anche i non sportivi!), bolle di plasma che si formano per colpa di un eccessivo attrito contro la scarpa nuova o inadatta per correre. Lo sfregamento causa dolore anche all’alluce valgo, ovvero la deviazione verso l’esterno dell’alluce, associata all’inclinazione verso l’interno del primo metatarso, che può essere congenita o acquisita. Da un disturbo congenito, il piede cavo, dipendono anche le metatarsalgie, dolori a carico delle teste dei metatarsi sotto forma di bruciore o scossa elettrica.
La corsa, inoltre, provoca l’infiammazione di due parti del piede: della fascia plantare, ovvero il legamento che disegna e sostiene l’arco del piede unendo l’osso del tallone con la base delle dita, detta fascite plantare e delle due ossa sesamoidi dell’alluce, detta sesamoidinite. In entrambi i casi, l’infortunio è dovuto ad una eccessiva tensione della zona interessata e provoca dolore sia mentre si corre che a riposo.