Due malattie neurodegenerative che hanno in comune due meccanismi che ne provocano la comparsa. È quanto emerge da uno studio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, pubblicato su due prestigiose riviste scientifiche, “Embo Reports” e “Cell Stress & Chaperones”.
All’origine di questi meccanismi ci sono una serie di proteine che possono influire negativamente sulla risposta delle cellule in situazioni di stress (ad esempio agenti ossidanti, aumento della temperatura, infezioni virali), portando alla morte cellulare ed allo sviluppo di queste patologie.
Nel primo caso vengono coinvolte le proteine HSP90 e DYRK3, necessarie per permettere alle cellule di riprendere la loro normale attività dopo lo stress: nei pazienti affetti da SLA i livelli di espressione di DYRK3 risultano infatti molto ridotti. Il secondo meccanismo, invece, considera la proteina listerina1, ed il sistema che controlla la corretta funzionalità dei ribosomi (molecole deputate alla sintesi delle proteine) come responsabili della maggiore vulnerabilità dei nucleoli alle condizioni di stress esterne.