Spesso questi due problemi vengono confusi, ma in questo articolo vediamo di fare chiarezza sulle differenze tra celiachia e sensibilità al glutine. Questo deriva dal fatto che in entrambi i casi la causa scatenante è il glutine, un complesso proteico presente nei cereali quali frumento, farro, kamut, orzo, segale e avena.
Quello che cambia è infatti la reazione dell’organismo al glutine: in caso di celiachia, si attiva il sistema immunitario perché il corpo considera i villi intestinali (protuberanze che costituiscono la mucosa intestinale) die nemici e quindi li danneggia o distrugge. In caso di sensibilità, invece c’è un assorbimento anomalo della gliadina, una proteina del glutine. Questa condizione è dovuta a:
- Deficit degli enzimi che devono rompere i legami tra gli amminoacidi della catena proteica;
oppure
- Alterata permeabilità delle pareti intestinali perché infiammate.
Non è quindi possibile che la sensibilità al glutine si trasformi in celiachia, a meno che non ci siano predisposizioni genetiche.
Altro aspetto che cambia è la comparsa dei sintomi: nei celiaci, i sintomi compaiono poco dopo aver mangiato alimenti contenenti il glutine, mentre per i sensili al complesso di proteine si manifestano dopo qualche ora.