Il caffè è uno dei simboli italiani per eccellenza: amaro o dolce che sia, piace a più di nove italiani su dieci! In media gli amanti di questo chicco marrone ne bevono quattro al giorno, di cui solitamente due a casa, uno al bar e uno in ufficio, mentre i momenti preferiti della giornata sono a colazione, a metà mattina e a fine pasto/cena.
La scienza però ritiene che l’ideale sia concedersi tre tazze di caffè al giorno, da bere tra le 9.30 e le 11.00 o tra le 13.00 e le 17.00. Perché? In queste fasce orarie c’è un calo dei livelli di cortisolo, il principale ormone dello stress.
Il consumo di caffè, però, ha i suoi pro e contro: come affermano gli scienziati, ad esempio, aiuta le persone a vivere più a lungo, diminuendo il rischio di problemi cardiaci grazie agli antiossidanti contenuti nella bevanda. Tre caffè al giorno però favoriscono anche la riduzione del:
- 12% il rischio di morte;
- 17% malattie cardiache;
- 21% rischio di ictus.
La caffeina è anche un potente integratore per chi fa sport, perché aumenta i livelli di adrenalina, rendendo i muscoli pronti per migliori prestazioni fisiche. Tra l’altro, bere caffè durante un incontro di lavoro può aumentare il coinvolgimento risultando più vigili e produttivi.
Attenzione però a non diventare dipendenti della caffeina! Alcuni esperti infatti consigliano di astenersi dal bere caffè almeno per una settimana al mese così da poter godere dei suoi benefici sull’organismo. È consigliabile anche evitare il caffè in momenti specifici della giornata:
- sei ore prima di andare a dormire perché la caffeina blocca la produzione di melatonina, l’ormone che ci consente di addormentarci (si può rimpiazzare il caffè con una tazza di tè);
- entro pochi minuti dal risveglio o non appena arrivati a lavoro, momenti della giornata in cui i livelli di cortisolo sono alti così da evitare il rischio di diventare nervosi.