Educare i giovani alla prevenzione oncologica attraverso l’arte. È questa la nobile missione dell’associazione Erone onlus presieduta dal Dottor Alberto Vannelli (erede della scuola di chirurgia colorettale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e attuale Direttore della Chirurgia Generale al Valduce), che il prossimo 14 aprile al Pontificio Collegio Gallio di Como farà vivere una mostra e un convengo sul tema della lotta contro il tumore, insieme a Comune di Como, Provincia di Como, Ospedale Sant’Anna e Valduce presenti come patrocinatori dell’iniziativa.
“Oncologia e territorio: il genere non fa la differenza” il titolo del convegno e del progetto PCTO (già alternanza scuola lavoro) che ha coinvolto quest’anno gli studenti del Setificio Paolo Carcano di Como. Come già avvenuto nell’edizione 2020 del progetto, quando i protagonisti erano stati gli studenti del liceo artistico Melotti di Cantù, il Dottor Vannelli e Antonella Corbisiero volontaria dell’associazione, hanno incontrato i ragazzi per parlare di prevenzione in ambito oncologico. Gli studenti sono stati poi invitati a cimentarsi con le arti figurative per rappresentare un tema tanto delicato quanto di attualità, come la prevenzione e la cura del tumore. Hanno così realizzato le proprie opere spiegando anche il processo che le ha generate (ricerca, moodboard, parole chiave, definizione dei materiali e, laddove presenti, le fotografie dei progetti realizzati).
Venerdì 14 aprile, Erone, alla presenza dell’assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia: Alessandro Fermi, verrà premiata una selezione delle opere realizzate, mentre i primi tre classificati presenteranno le loro creazioni direttamente durante il convegno annuale di oncologia in programma nell’auditorium del Collegio Gallio dalle 19.00 alle 22.00.
Tutte le opere entreranno a far parte della collezione Erone onlus.
“Il nostro motto è: “costruire un’idea per istruire una coscienza oncologica” – commenta Alberto Vannelli – È stato stimato che, nel 2020, fossero circa 3,6 milioni i cittadini italiani con una diagnosi di tumore. Si tratta del 6% della popolazione, con un aumento del 36% rispetto alle stime prodotte nel 2010. Le donne viventi con pregressa diagnosi di tumore erano più di 1,9 milioni mentre gli uomini 1,7 milioni. Anche se il tempo intercorso dalla diagnosi per definire la guarigione varia da tumore a tumore, e tra uomini e donne, si stima che oltre la metà delle donne cui è stato diagnosticato un tumore possano considerarsi guarite o destinate a guarire (frazione di guarigione del 52%). Tra gli uomini, tale percentuale è più bassa (39%) a causa della maggior frequenza di tumori a prognosi più severa. Corretti stili di vita e diagnosi precoce restano i primi strumenti per combattere questa malattia. Un messaggio che dovrebbe partire soprattutto dagli educatori perché, la prevenzione è realmente efficace a patto che venga messa in atto quando si è ancora giovani”.
Il sogno di Erone è realizzare un nuovo modello di prevenzione in oncologia con i giovani, per la cittadinanza. In un mondo pieno di stimoli, il bene più prezioso è l’attenzione. La saturazione di immagini nella quale viviamo ci crea imbarazzo, eppure ci vuole attenzione per fare in modo che le persone facciano qualcosa: lo strumento dell’immagine serve a muovere il cittadino. “Non è stato mai così facile produrre immagini e non è stato mai così difficile comunicare per immagini. I giovani della Generazione Z o Centennials sono definiti: aperti, resilienti e realisti. Ciascuno di loro può utilizzare un approccio unico per comprendere e spiegare la bellezza della vita in una delle sue manifestazioni più dolorose e spaventose come il tumore. Ecco perché abbiamo chiesto proprio ai ragazzi di aiutare a costruire un’idea per istruire una coscienza oncologica” aggiunge Alessandra Fadigati, fondatrice dell’agenzia di eventi IVIE che collabora da anni con Erone onlus.
Al Gallio verranno esposte oltre 30 quadri e altrettante sculture.
“Siamo felici di ospitare questa importante iniziativa – commenta Fabio Monti, direttore generale del Gallio – un altro passaggio della trasformazione della nostra scuola di un Polo Culturale aperto a tutto il territorio comasco”.