In Italia, circa il 64% della popolazione soffre di mal di testa almeno una volta all’anno, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini (Istituto Superiore di Sanità, 2018). Una spina nel fianco del benessere generale, ma non solo: uno studio del 2019 dell’OMS stima che in Europa il mal di testa cronico comporti una perdita di circa 190 milioni di giorni lavorativi ogni anno. Il Global Burden of Disease dell’OMS (2019), pone l’emicrania al terzo posto come prevalenza (14% circa) e al secondo posto per disabilità tra tutte le malattie.
In prima linea nella cura di queste patologie è Il Centro Cefalee della Fondazione Mondino di Pavia, struttura convenzionata con Ente Mutuo Regionale, punto di riferimento regionale e nazionale che segue ogni anno circa 4000 pazienti e lavora in stretta sinergia con l’Headache Science Center, centro di ricerca di rilievo internazionale in collaborazione con l’Università di Pavia, diretto dalla prof. Cristina Tassorelli, presidente della International Headache Society.
Dal 2020, la cefalea cronica primaria è riconosciuta in Italia come malattia sociale, ovvero invalidante nello svolgimento delle funzioni quotidiane. Per la cura di questa patologia estremamente diffusa, il Centro è stato tra i primi in Italia a somministrare le nuove terapie con anticorpo monoclonale.
“Queste terapie utilizzano anticorpi monoclonali (erenumab, galcanezumab, fremanezumab) – spiega la dottoressa Grazia Sances, referente Centro Regionale Diagnosi e Cura delle Cefalee – sostanze che agiscono sul CGRP, un neurotrasmettitore del dolore implicato nella patogenesi dell’emicrania in particolare. È un trattamento specifico per pazienti affetti da emicrania senza e con aura e anche per le forme croniche, che prevede la somministrazione in fiale sottocute, mensile o per uno dei tre anticorpi anche trimestrale; è ora disponibile anche un nuovo anticorpo monoclonale anti-CGRP (eptinezumab) con somministrazione endovenosa ospedaliera.
Di recente si sono aggiunti farmaci di nuove categorie, gepanti (rimegepant per trattamento acuto e di profilassi) e ditani (lasmiditan per trattamento acuto) che ci permetteranno ulteriori ‘armi’ per combattere l’emicrania. Tutte queste sostanze sono delle novità importanti in quanto sono i primi farmaci studiati appositamente per la terapia di profilassi e sintomatica dell’emicrania”.
Ma esistono allora diversi tipi di mal di testa?
Non c’è un solo tipo di mal di testa e questo è estremamente importante da spiegare ai pazienti. Le principali, tra le forme primarie, sono l’emicrania, la cefalea di tipo tensivo e la cefalea a grappolo. L’emicrania invece può essere di due tipi: senza aura e con aura. È molto importante conoscere i sintomi alla base di ognuna di queste cefalee per una corretta diagnosi e per indirizzare il paziente alla terapia più adeguata.
Cosa deve fare quindi chi soffre di mal di testa?
Innanzitutto deve cercare di analizzare bene il suo mal di testa. Valutare la frequenza mensile delle crisi, individuare i sintomi e capire se esistono situazioni in cui l’attacco si verifica più frequentemente. Per esempio, nelle donne le cefalee si manifestano spesso intorno al periodo delle mestruazioni. Per altri, le crisi occorrono nel fine settimana, o in seguito all’assunzione di alcuni alimenti, o per variazioni dei ritmi di vita (in particolare il sonno). Il passo successivo è parlarne con il medico di medicina generale per essere poi indirizzati ad uno specialista, che aiuterà a capire da che tipo di mal di testa si è affetti e indirizzare alle giuste procedure terapeutiche.
Cosa possiamo fare invece per prevenire l’emicrania?
Prevenire l’emicrania significa anche in questo caso capirla. E’ molto utile, per esempio, tenere un “diario” del mal di testa, per valutare oggettivamente in quanti giorni al mese si verifica e stabilire se è sufficiente una terapia sintomatica (fino a due crisi al mese), o se è invece il caso di iniziare anche una terapia preventiva.
Certamente, per la prevenzione sono fondamentali stili di vita adeguati. Evitare ad esempio alimentazione troppo abbondante o pesante, ritmi molto serrati, questi e tanti altri sono fattori su cui il paziente può intervenire per migliorare la situazione di base.
I Soci di Ente Mutuo Regionale possono beneficiare delle cure convenzionate del Centro Cefalee presso MH MONDINO HEALTH CENTER – MILANO, per saperne di più sulla convenzione attiva, clicca qui.
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