Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa cronica e progressiva, causata da una perdita di neuroni che producono dopamina, una sostanza chimica responsabile della comunicazione tra parti del cervello che controllano e programmano le posture e i movimenti del nostro corpo.
Da questa perdita di funzione dopaminergica risultano i tipici sintomi motori, tra i quali tremore e movimenti rallentati. Con la progressione della malattia tali sintomi possono estendersi fino a interessare l’equilibrio, la deambulazione e compromettere la capacità di comunicare, premessa per un isolamento relazionale e sociale della persona con Parkinson.
Insieme ai sintomi motori, sono presenti e non meno disturbanti alcuni sintomi non motori; quali per esempio dolore alla spalla, alterazioni del sonno, ipersalivazione.
La malattia di Parkinson si compone principalmente di tre fasi cliniche ben distinte:
- Sintomatica iniziale
- Complicanze motorie
- Eventuali complicanze non motorie.
In alcuni casi, una fase pre-motoria può insorgere con sintomi che possono precedere di molti anni la patologia.
Il Parkinson è presente in tutto il mondo e riguarda tutte le etnie e le classi sociali. In Italia i malati di Parkinson sono attualmente oltre 300.000, dei quali circa 4.000 nella sola provincia di Pavia. L’età media di insorgenza è intorno ai 60 anni, ma l’esordio tra i giovani adulti è sempre più frequente, con una lieve prevalenza fra gli uomini.
Attualmente si ipotizza che la malattia possa essere generata da più fattori – individuali, ambientali o ereditari – che agiscono simultaneamente.
La causa delle forme a esordio giovanile (sotto i 40 anni), la loro causa è stata individuata in alcune mutazioni genetiche.
Per individuare la malattia, si dispone oggi di diverse tecniche di diagnosi, tra cui il più importante è la scintigrafia cerebrale per il trasportatore della dopamina (DATSCAN).
Per quanto riguarda la terapia, questa deve sempre essere personalizzata in base alle caratteristiche del paziente. Tra le terapie più diffuse troviamo:
- Terapia farmacologica dopaminergica;
- Terapia medica infusiva;
- Terapia chirurgica di neurostimolazione cerebrale profonda;
- Interventi riabilitativi;
- Consulenza medica e psicologica.
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