Cos’è la Sick building syndrome, quali sono i sintomi e i possibili rimedi
La Sindrome dell’edificio malato o Sick building syndrome (SBS) è correlata all’insalubrità di alcuni ambienti, colpendo molte più persone di quelle che si possa immaginare, causando uno stato di malessere con sintomi di diversa natura.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità possono manifestare i sintomi persone che frequentano «edifici moderni o recentemente rinnovati, dotati di impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento d’aria globale senza immissione di aria fresca dall’esterno».
Sick building syndrome: l’incidenza
I sintomi si manifestano dopo aver trascorso diverse ore in uno specifico edificio e in genere scompaiono rapidamente, dopo aver abbandonato il luogo, nel corso di qualche ora o di qualche giorno nel caso di manifestazioni a livello cutaneo.
La SBS ha un’elevata incidenza sulla qualità della vita e sulla salute dell’essere umano ed è una sindrome che non bisogna sottovalutare, poiché legata al monte orario trascorso in un determinato ambiente e nel caso in cui si manifestasse in edifici quali luoghi di lavoro o le abitazioni, dove un individuo permane per numerose ore, si rischierebbero costanti stati di malessere e un conseguente calo della produttività sul lavoro.
Secondo il rapporto dell’OMS relativo alla Sindrome dell’edificio malato, «alcuni studi condotti su uffici e altri edifici ad uso pubblico in diversi paesi, hanno rivelato una frequenza di disturbi tra gli occupanti compresa tra il 15% e il 50%».
In Italia è stata condotta un’analisi focalizzata sui costi puramente economici di questa sindrome, confermando l’elevato impatto sociale.
Sindrome dell’edificio malato: i sintomi
Tra i sintomi più diffusi ci sono: irritazione agli occhi, alla gola, senso di malessere, vertigini, reazioni allergiche e manifestazioni a livello dermatologico. L’eziologia non è ancora accertata, in quanto i sintomi sono variabili da caso a caso ed è estremamente difficile collegarli a una specifica causa, in quanto all’interno di un ambiente hanno luogo diversi fattori.
«Fattori legati agli edifici, ai sistemi di condizionamento e di ventilazione, ai programmi di manutenzione, al tipo e all’organizzazione del lavoro e fattori personali svolgono certamente un ruolo rilevante».
Sick building syndrome: le cause
Numerose indagini hanno dimostrato che in edifici in cui sono stati segnalati problemi di salute o di comfort il problema prevalente era costituito da una ventilazione inadeguata, scarsa o errata.
Inoltre, molte sostanze disperse nell’aria, come composti chimici inquinanti, le polveri sottili o i VOC (composti organici volatili) riconducibili alle sostanze utilizzate e la presenza di muffe sono noti o sospettati di causare irritazione o stimolazione dell’apparato sensoriale e possono dare vita a un senso di disagio sensoriale e a altri sintomi presenti nella SBS.
A questi aspetti si aggiungono poi anche le abitudini degli occupanti, facenti uso di sigarette, o la scarsa pulizia e igiene degli interni.
SBS: i rimedi. Come capire se l’aria è pulita
Per combattere questi disagi è necessario dotare gli edifici di sistemi tecnologici per il controllo della qualità dell’aria. Tra questi i sensori per il controllo della CO2 e delle polveri sottili, dispositivi specifici per la misurazione di altri gas come il radon, sistemi di monitoraggio dell’umidità dell’aria e dispositivi per la verifica della presenza di sostanze inquinanti in grado di diffondersi nell’aria (come prodotti per la pulizia, verniciatura e incollaggio).
Un immancabile alleato è perciò costituito da un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC), che gestisca in modo corretto ed efficace il ricircolo dell’aria.