Un’infezione batterica di origine alimentare da non sottovalutare
La listeriosi è un’infezione causata dalla Listeria monocytogenes, un batterio patogeno che possiamo contrarre principalmente attraverso il consumo di cibi contaminati. Per questo motivo, questa infezione rientra tra quelle di origine alimentare.
Sebbene sia più rara rispetto ad altre infezioni trasmesse dagli alimenti, può manifestarsi in forme molto gravi, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.
I sintomi della listeriosi
Nei soggetti adulti sani, la listeriosi si manifesta generalmente con sintomi lievi, simili a quelli di una gastroenterite:
- dissenteria;
- febbre;
- nausea e vomito;
- dolori addominali.
Il periodo di incubazione è di circa 24 ore, e in alcuni casi l’infezione può essere asintomatica.
Nei soggetti immunodepressi, negli anziani e nelle donne in gravidanza, la listeriosi può assumere forme più gravi, con complicanze come meningite, setticemia ed encefalite. Inoltre, nelle donne in gravidanza può causare aborto spontaneo, parto prematuro o infezioni neonatali.
Listeriosi: come avviene il contagio e gli alimenti a rischio
Il contagio avviene attraverso l’ingestione di alimenti contaminati dal batterio Listeria monocytogenes, che si trova comunemente nell’ambiente (acqua, suolo e vegetazione) e può contaminare l’intera filiera alimentare.
Il batterio è particolarmente resistente, poiché tollera bene ambienti salati e basse temperature, riuscendo a proliferare anche nel frigorifero.
Gli alimenti più a rischio includono:
- cibi crudi o poco cotti (carne, pesce, verdure);
- salmone affumicato;
- wurstel, paté, salumi;
- latte crudo e derivati;
- formaggi a pasta molle, erborinati e poco stagionati.
Listeriosi: diagnosi e cura
La diagnosi avviene mediante l’analisi del sangue o del liquido cerebrospinale per individuare la presenza del batterio.
Se i sintomi sono lievi, la listeriosi tende a guarire spontaneamente in pochi giorni. Nei casi più seri, il trattamento prevede l’uso di antibiotici, poiché il batterio è sensibile alla loro azione.
Come prevenire la listeriosi
La prevenzione è essenziale e si basa su semplici regole igienico-alimentari:
- lavare accuratamente frutta e verdura;
- cuocere gli alimenti a temperature superiori a 70°C;
- conservare i cibi a temperature inferiori ai 5°C;
- evitare il consumo di latte crudo e derivati non pastorizzati;
- utilizzare solo acqua e materie prime sicure.
Per approfondire, consulta la guida ufficiale del Istituto Superiore di Sanità.