È possibile prevenire l’ipertensione arteriosa?
L’ipertensione arteriosa è una malattia multifattoriale. Letteralmente sta a significare che sono molti i fattori che concorrono all’espressione di questa malattia. I principali fattori in causa sono, da un lato, quelli genetici relativi alla famiglia di appartenenza, e dall’altro i fattori ambientali come lo stress, un’alimentazione sbilanciata, un’insufficiente attività motoria, il fumo di sigaretta ecc. Va da sé che noi possiamo interagire solo con i fattori ambientali o, meglio, comportamentali.
Serve davvero compiere attività fisica come prevenzione dell’ipertensione arteriosa?
Assolutamente sì. Occorre evitare attività fisiche estreme, specie senza allenamento, ma è bene praticare regolarmente un’attività fisica di moderata intensità (basta camminare, ogni giorno, per 30 minuti a passo svelto). Questo aiuta a mantenere la pressione arteriosa entro i limiti.
Come comportarsi con l’annoso problema del fumo di sigaretta?
Valori più alti di pressione arteriosa correlano con il fumo attivo ma, anche, con il fumo passivo, cioè con il fumo che noi respiriamo stando nello stesso ambiente in cui ci sono fumatori. L’esposizione, quantitativamente, correla con un rischio incrementale di malattia in base alla dose inalata del fumo ma, anche in questo caso, giocano un ruolo determinante fattori genetici di maggiore o minore predisposizione a questo effetto.
E’ coinvolto anche il fumo di terza mano?
Sì. Da alcuni anni si parla anche di fumo di terza mano che riguarda l’esposizione alle sostanze nocive rilasciate dal fumo di sigaretta che si depositano sui vestiti, sui capelli o sulle varie superficie e possono essere inalate o comunque assorbite dal nostro organismo.
Quindi è utile non fumare per prevenire anche l’ipertensione arteriosa
Assolutamente sì. Il fumo ha, come effetto finale, la riduzione di ossigeno che, attraverso i vasi sanguigni, arriva al cuore con il sangue. Il fumo danneggia la parete interna dei vasi sanguigni e determina riduzione del calibro dei vasi anche attraverso la possibile formazione di trombi e placche che ostruiscono il flusso sanguigno.
Quali indicazioni, nella dieta di tutti i giorni, per effettuare la prevenzione dell’ipertensione arteriosa?
Come detto la prevenzione a tavola, dovrebbe essere rivolta a tutti, perché nascono ipertesi anche da chi non ha famigliarità per questa patologia. Il consumo di alcol va limitato il più possibile e le cosiddette unità alcoliche consentite dovrebbero variare in base all’età al sesso e ad altri fattori. Anche il sale da cucina andrebbe molto limitato così come alcuni alimenti che lo contengono in abbondanza come gli insaccati. Meglio fare uso di pochi grassi animali e incrementare l’apporto di frutta e verdura. Anche il caffè andrebbe molto moderato. Non dimenticate la liquirizia. Un vero veleno per chi soffre di ipertensione arteriosa ma, a parte rari casi, finisce con l’essere consumata comunque poco.
I figli degli ipertesi dovrebbero controllare la pressione arteriosa periodicamente?
I fattori genetici fanno sì che i figli di ipertesi abbiano una maggiore probabilità di sviluppare l’ipertensione arteriosa rispetto ai figli dei normotesi. Le raccomandazioni per la prevenzione dell’ipertensione arteriosa riguardano tutta la popolazione ma, indubbiamente, i figli degli ipertesi noti dovrebbero fare attenzione a mantenere uno stile di vita sano il più possibile. Per questi motivi, i figli degli ipertesi noti dovrebbero controllare la propria pressione arteriosa per riconoscere precocemente un suo aumento e per prevenire lo sviluppo dei danni a carico degli organi bersaglio dell’ipertensione come le arterie, il cuore e molti altri organi.
Ma ci sono aspetti più importanti di altri su cui porre l’attenzione per la prevenzione dell’ipertensione arteriosa?
In realtà, molti strumenti di prevenzione sono trasversalmente importanti nei confronti di diverse patologie, oltre all’ipertensione arteriosa, come alcune forme di tumore, l’obesità, il diabete, l’ipercolesterolemia ecc. Per cui, quando si instaura un percorso di prevenzione, sono da preferire i comportamenti che impattano contemporaneamente su più patologie: evitare il fumo attivo e passivo, incrementare l’apporto nella dieta di frutta e verdura, limitare il più possibile il consumo di bevande alcoliche e compiere, ogni giorno, il movimento adeguato e consono all’età.