La barbabietola è un ortaggio il cui consumo risale alla notte dei tempi, basti pensare che, originaria dell’Africa del Nord, anche greci e romani ne facevano uso, considerandola non solo un alimento ma anche una pianta officinale. Caratterizzata da un sapore dolciastro e particolare, la barbabietola è un ortaggio ricco di ferro che aiuta a combattere l’anemia (di cui abbiamo trattato nell’articolo precedente), utile soprattutto alle donne nella fase del ciclo mestruale, in gravidanza e nel post-partum. È inoltre da considerarsi un anti-age naturale, presentando una ingente concentrazione di antiossidanti che riducono la produzione di radicali liberi e che combattono quindi l’invecchiamento delle cellule. Un vero e proprio elisir di lunga vita e bellezza, quindi, dato che il colorante naturale della barbabietola rossa viene anche utilizzato nella produzione di cosmetici naturali, come i rossetti, e nella tintura di alcuni tessuti. Tornando invece a parlare di salute, l’ortaggio in questione è in fase di studio dagli anni ’80, per le proprietà antitumorali che lo caratterizzano: in particolare, è stato scoperto come la concentrazione di betanina, un pigmento in grado di bloccare la crescita delle cellule cancerogene, possa ridurre il rischio di insorgenza dei tumori al colon, ai polmoni e alla pelle. Viene generalmente consigliato di consumare la barbabietola, soprattutto la varietà rossa, due o tre volte a settimana, favorendo inoltre un rafforzamento del sistema immunitario, grazie agli antiossidanti citati in precedenza.
Ma come mangiare una barbabietola? Lessa, cruda, grattugiata nell’insalata o spremuta per ricavarne una centrifuga, l’ortaggio conserva le proprietà benefiche sopra descritte ed è inoltre il principale ingrediente del borsc, una tipica zuppa ucraina a base di barbabietole rosse. Se siete degli sportivi, è consigliato berne il succo che, dolce e ricco di carboidrati, aumenta le energie.