L’alcol non risparmia niente e nessuno. Chiunque consumi in modo moderato e regolare bevande alcoliche deve fare i conti con danni al cervello e un aumento del rischio di sviluppare disturbi psichiatrici e neurodegenerativi.
Una ricerca pubblicata sulla rivista Jama Psychiatry ha dimostrato che le lesioni celebrali non si interrompono nel momento in cui si smette di bere, ma si protraggono almeno fino ad un mese e mezzo dopo l’ultimo bicchiere. Novanta pazienti adulti in cura per disintossicarsi dall’alcol all’Istituto di Salute Mentale di Mannheim (Germania) si sono sottoposti ad una risonanza magnetica che ha evidenziato una variazione della sostanza bianca, ovvero l’insieme di fibre che pongono in relazione le diverse aree cerebrali.
Le sostanze che rendono tossico l’alcol sono l’etanolo e il suo metabolita acetaldeide, colpevoli dei danni permanenti strutturali e funzionali al cervello. Le aree più colpite sono quelle che si occupano della formazione dei ricordi, del sistema di ricompensa e decisionale.