BAMBINI

di Carla Lertola, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e fondatrice dell’associazione Robin Food

La “buona alimentazione” si impara fin da piccoli. Diversi studi scientifici affermano che la predisposizione al gusto e le abitudini alimentari si acquisiscono nei primi 1000 giorni di vita e che mangiare in maniera corretta fin dalla tenera età contribuisce a prevenire le malattie “dei grandi”.
Ecco dunque, 4 parole chiave che voi genitori non dovete mai scordare.

ESEMPIO: siate voi i primi a mangiare la verdura (e il pesce) se volete che vostri i piccoli facciano altrettanto. I figli imitano, infatti, i comportamenti e le abitudini dei genitori, anche quelle alimentari.
RIPARTIZIONE: per tutti, a tutte le età, vale la regola dei cinque pasti al giorno. Una colazione, necessaria per avere la giusta carica di energia mattutina; uno spuntino a metà mattina e a metà pomeriggio per poter “ricaricare” le batterie; un pranzo e una cena equilibrati e completi ossia composti da una porzione di carboidrati (farinacei), una di proteine e una di verdura. Una sola accortezza: attenzione a non esagerare con le porzioni. Una merenda troppo abbondante farebbe arrivare il bambino troppo sazio ai pasti principali con il rischio di consumare un pranzo e una cena non nutrizionalmente equilibrati.
SPESA: è alla base di una buona alimentazione, fondamentale per poter mangiare in maniera corretta. Preparare una lista del necessario è invece un ottimo trucco per non dimenticare nulla e per evitare sprechi. Al supermercato, coinvolgete i vostri bambini, fate loro scegliere, ad esempio, la verdura o il formato di pasta che preferiscono e fatevi aiutare a prendere i prodotti dagli scaffali e a riporli nel carrello.
UNIONE: il cibo è convivialità. Fate in modo che il pasto sia un’occasione di “unione” per tutta la famiglia, fin dalla colazione. Spegnete la televisione e i telefoni cellulari e cercate di concentrarvi tutti sul cibo e sulla gradevolezza dello stare insieme.