CACCIA AL “LADRO SILENZIOSO”

Sono molte le malattie di cui si può essere a rischio senza che lo si sospetti; una di queste, l’osteoporosi, è definita appunto “il ladro silenzioso” perché, senza che il malato ci faccia caso, “ruba” per anni il calcio delle ossa. Per essere più specifici, l’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro che comporta il progressivo deterioramento del tessuto osseo, rendendo le ossa più fragili ed esponendole ad un maggiore rischio di fratture. La malattia si presenta con maggiore frequenza tra le donne, soprattutto quelle che sperimentano una menopausa precoce o indotta, tra gli anziani e nei soggetti che registrano una storia familiare di osteoporosi. Sebbene la si confonda con l’artrosi, l’osteoporosi, quando non è asintomatica, provoca un dolore molto differente rispetto alla prima: mentre l’artrosi interessa le articolazioni che possono risultare dolorose al mattino o dopo prolungati periodi di immobilità, l’osteoporosi colpisce la zona lombare della colonna vertebrale; il dolore si avverte dopo essere stati in piedi a lungo e scompare rapidamente una volta sdraiati. Diventa chiaro che si è contratta la malattia quando si è vittima di fratture spontanee delle ossa, specie delle anche, dei polsi e della colonna vertebrale. Mantenendo uno stile di vita sano è tuttavia possibile ridurre il rischio di incorrere nell’osteoporosi in età avanzata. E’ importante, per esempio, seguire una dieta bilanciata, ricca di calcio e vitamina D, evitando un eccesso di proteine animali e di sodio. E’ buona prassi praticare uno sport con costanza e concedersi un’adeguata esposizione solare per fare il pieno di vitamina D. Inoltre è preferibile, soprattutto per chi è a rischio di osteoporosi, evitare alcol, fumo, e l’abuso di caffè.