Come gestire le infezioni respiratorie ed evitare complicanze

Con l’arrivo della stagione fredda, le infezioni a carico dell’apparato respiratorio tendono ad aumentare. L’influenza è una costante, ma ci sono molti altri disturbi, come il raffreddore, la tosse, il mal di gola, che possono compromettere le condizioni di salute dell’organismo.

Per prevenire le più comuni infezioni respiratorie è sempre bene stare attenti ai cambiamenti bruschi di temperatura, vestirsi adeguatamente per proteggersi dal freddo, ma anche mantenere un adeguato ricambio dell’aria nei luoghi chiusi, evitando che ci sia aria troppo secca o troppo umida.

Se quindi siamo a conoscenza delle più comuni regole della prevenzione, non sempre si può dire lo stesso sul trattamento più appropriato per i disturbi stagionali. La prima regola è sempre quella di non sottovalutare i primi sintomi e di intervenire subito, possibilmente dopo aver consultato il proprio medico di fiducia. La seconda regola è quella di non autoprescriversi degli antibiotici, facendone quindi un uso sconsiderato.

Una lieve influenza, infatti, può essere curata semplicemente rimanendo a riposo il tempo necessario, mantenendo sempre una buona idratazione e al limite facendo uso di farmaci da banco come gli antipiretici per alleviare i sintomi.

Anche un raffreddore, il cui contagio avviene per via aerea, attraverso starnuti, tosse o contatto con superfici contaminate, di norma non dura più di una settimana. Per ridurre la diffusione del virus l’ideale sarebbe lavarsi frequentemente le mani e utilizzare fazzoletti usa e getta, per guarire sono necessari riposo e idratazione, a cui accompagnare eventualmente un decongestionante nasale che possa ridurre l’eccessiva secrezione di muco e catarro.

Anche in caso di mal di gola bere molta acqua può lenire la sintomatologia. Un altro rimedio per migliorare i sintomi può essere quello di tenere in bocca delle caramelle balsamiche, mentre per un’azione antiinfiammatoria vanno bene spray e collutori a base di benzidamina.

Per la tosse si può intervenire con espettoranti e mucolitici che aiutano a fluidificare le secrezioni e a facilitare l’eliminazione del catarro. Va detto tuttavia che la tosse è un riflesso naturale e non sempre è necessario ridurla, soprattutto se è una tosse grassa.

Quando i sintomi di un’infezione dell’apparato respiratorio durano più di una settimana senza miglioramento, è consigliabile consultare il medico. Stesso discorso se compaiono sintomi più gravi come difficoltà respiratoria, dolore al torace, febbre alta (oltre 39°C), tosse con tracce di sangue. In questi casi è frequente che il medico possa prescrivere una radiografia al torace o altri test da laboratorio per escludere una polmonite, che andrebbe trattata  – in questo caso, sì – con l’antibiotico.

27/12/2024