Il legame tra genetica e preferenze alimentari
Numerose ricerche hanno analizzato i geni che influenzano i nostri gusti alimentari, poiché regolano la percezione degli odori e dei sapori. Ecco le principali scoperte fatte fino a oggi.
I geni che determinano le preferenze alimentari
- Gene OR51B5 (cromosoma 11): chi ha una sua variante possiede un recettore olfattivo sensibile alla cannella e tende a preferire vini rossi invecchiati in botti di legno.
- Gene HLA-DOA: spiega la preferenza per il vino bianco, più diffusa tra le donne.
- Gene PLCL1: associato alla preferenza per il vino rosso tra gli uomini.
- Gene OR6A2: alcune varianti producono un recettore olfattivo sensibile alle aldeidi, molecole che conferiscono un odore di sapone e inducono a evitare il coriandolo.
- Gene TAS2R38: regola la percezione del sapore amaro, portando alcune persone a evitare acqua tonica, birra scura, cavolfiori e pompelmo.
- Gene TRPV1: responsabile della sensibilità al piccante, in particolare al peperoncino rosso.
- Gene BNPT1: le sue varianti aumentano la predisposizione ad apprezzare cibi grassi, come il pane al burro.
Il futuro della nutrigenetica
Queste scoperte offrono nuove prospettive nella nutrigenetica, ovvero lo studio di come il DNA influenzi l’alimentazione. Secondo Humanitas, comprendere il legame tra geni e gusti alimentari potrebbe aiutare a personalizzare le diete in base alle predisposizioni genetiche.