Il nome deriva da “brucella” il batterio causa della malattia che presenta sintomi simili a quelli dell’influenza ma ormai molto rara, grazie ai controlli sanitari eseguiti sugli animali. La brucellosi, infatti, colpisce nello specifico, bovini, ovini, caprini e può essere trasmessa anche all’uomo attraverso il contatto diretto con l’animale infetto oppure consumando il suo latte; la carne, invece, se ben cotta è del tutto innocua.
Nei casi più lievi, i sintomi sono febbre, mal di testa, mal di schiena e spossatezza ma il problema è quando la situazione peggiora perché la malattia può durare a lungo, addirittura per anni: tra le complicazioni rientrano l’insufficienza epatica, infiammazioni delle articolazioni, problemi gastrointestinali ma anche neurologici, come la meningite. La cura? Somministrazione di antibiotici dopo aver verificato l’eventuale presenza di anticorpi specifici grazie ad un esame del sangue.