Il cheratocono è una malattia non infiammatoria della cornea che progressivamente peggiora la vista fino alla cecità o alla necessità di trapianto, se non viene adeguatamente riconosciuta e trattata fin dalle sue fasi iniziali.
Si tratta di un’alterazione della cornea che assume una forma irregolare a “cono” a causa di uno sfiancamento del tessuto, quando normalmente dovrebbe essere più curva al centro e lievemente più piatta in periferia. Insorge solitamente tra i 14 e i 20 anni e le cause non sono ancore del tutto chiare: dalla presenza di una componente genetica, a malattie oculari e del collagene, patologie sistemiche (sindrome di Down), l’atopia e lo strofinamento continuo degli occhi.
Nei casi più lievi, ovvero quando il cheratocono non è centrale, gli occhiali e le lenti a contatto sono utili per garantire una buona visione, mentre quando la malattia è allo stato avanzato bisogna ricorrere a terapie chirurgiche: il Cross Linking Corneale è un intervento conservativo e di “rinforzo” dell’impalcatura proteica della cornea che permette di contrastare e arrestare l’evoluzione del cheratocono.
Per prevenirne l’insorgenza è importante fare controlli oculistici regolari durante l’età dello sviluppo e quando la vista risulta sfocata nonostante l’utilizzo degli occhiali.