A cura di Ferruccio Torri, medico chirurgo dentista convenzionato con Ente Mutuo Regionale
Da oggi, su EnteMutuoInforma, il dottor Ferruccio Torri, medico chirurgo dentista con oltre 25 anni di esperienza sia nel settore pubblico, operando come specialista ambulatoriale in uno dei poliambulatori dell’ASST Nord Milano, che nel settore privato, sempre nel milanese, fornirà utili informazioni e spunti per prendersi cura nel modo corretto della cavità orale.
Partendo dal principio oramai consolidato da più studi che il corpo umano è un “tutt’uno” e che la salute di un organo può influenzare quella di un altro, la salute della bocca (denti, gengive, lingua ecc.) ha una stretta connessione con quella del nostro corpo.
La digestione, per esempio, non è una funzione esclusiva del tratto gastro-intestinale, inizia già dalla bocca con la masticazione e quindi necessita di denti sani. Mancanza di denti (edentulia parziale/totale), parodontopatia (mobilità dei denti), malocclusione, il masticare troppo frettolosamente, possono determinare problemi alla digestione facendo arrivare allo stomaco un “materiale” difficile da digerire, causando gonfiore addominale ed altri disturbi.
Patologie come il reflusso gastro-esofageo possono causare a carico dei denti delle erosioni dello smalto con estrema sensibilità in casi più conclamati e anche ulcerazioni della mucosa orale.
Nell’endocardite, l’endocardio può subire infezioni a causa di migrazione di batteri presenti in eccesso nel cavo orale (scarsa igiene).
Pazienti con malattie delle gengive (parondontopatie) possono avere maggiori difficoltà a controllare il livello dello zucchero nel sangue e questo può influenzare il diabete.
Una malocclusione può essere strettamente collegata a problemi posturali e viceversa.
Proprio per questi motivi, qui solamente accennati, sono importanti i controlli periodici dal dentista (uno ogni sei mesi) che può intervenire non solo con adeguate cure per i problemi specifici della bocca (igiene orale, conservativa, protesi, implantologia, ecc.) ma può eventualmente “ravvisare” situazioni di “anormalità” ed eventualmente segnalarle al medico curante.