Cos’è il dolore cronico?
Un italiano su cinque ne soffre. Si tratta di una condizione in cui il dolore persiste oltre il normale tempo di guarigione di una lesione, ovvero per più di tre mesi. Per approfondire il tema, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce risorse e linee guida utili.
Tipologie
Esistono due principali categorie di dolore cronico (DC):
- Oncologico: causato dalla malattia oncologica o dai trattamenti correlati.
- Non oncologico:
- DC primario: associato a disturbi funzionali o stress emotivo, come la fibromialgia.
- DC secondario: conseguenza di altre patologie, ad esempio l’osteoporosi.
Impatto
Il dolore cronico può influenzare negativamente la qualità della vita, compromettendo il sonno, le capacità fisiche e la vita sociale della persona. Colpisce tutte le fasce d’età, con un’incidenza maggiore tra i 51 e i 70 anni.
Come si cura?
Deve essere trattato e non accettato come una normale conseguenza dell’età o di una patologia.
Il trattamento dipende dalla tipologia:
- DC primario: gestione affidata al Terapista del dolore.
- DC secondario: trattamento seguito dallo specialista della patologia sottostante.