Reflusso gastroesofageo: sintomi e rischi
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo comune, ma spesso sottovalutato, che si verifica quando i succhi gastrici risalgono nell’esofago, irritandone la mucosa. I sintomi più frequenti includono:
- Bruciore retrosternale (pirosi) e senso di costrizione toracica.
- Rigurgito acido e dolore addominale.
- Difficoltà nella deglutizione (disfagia).
Esofago di Barrett: quando il reflusso diventa cronico
Circa il 15-20% delle persone con reflusso cronico sviluppa la sindrome dell’esofago di Barrett. Questa condizione si manifesta quando l’esofago, per resistere ai continui attacchi acidi, si riveste di una mucosa simile a quella intestinale, modificando la sua struttura naturale.
Il reflusso è considerato la causa principale dell’esofago di Barrett, anche se in alcuni casi la patologia può essere asintomatica. Questa assenza di sintomi può portare a una riduzione dei controlli endoscopici, inducendo il paziente a trascurare la condizione.
Il rischio di adenocarcinoma esofageo
La mancata diagnosi e il monitoraggio dell’esofago di Barrett aumentano il rischio di sviluppare adenocarcinoma esofageo, una forma di tumore dell’esofago. Per questo motivo, è fondamentale non sottovalutare il reflusso e sottoporsi a controlli regolari, soprattutto in caso di sintomi persistenti.
Per approfondire studi scientifici sulla relazione tra reflusso ed esofago di Barrett, è possibile consultare il National Center for Biotechnology Information.