Esiste davvero l’intolleranza al lievito?
Nonostante molte persone affermino di essere intolleranti al lievito e di provare benessere seguendo diete a basso contenuto, questo disturbo non è mai stato scientificamente confermato, a differenza dell’intolleranza al glutine e al lattosio. In realtà, si tratta di una condizione definita “infiammazione da cibo”.
Effetti di un consumo eccessivo di lieviti
Chi assume frequentemente alimenti lievitati (pane, pizza, dolci al forno, ma anche birra e vino) o fermentati (formaggi, yogurt) può sperimentare sintomi come stanchezza, gonfiore, mal di testa e dolori addominali. Inoltre, possono manifestarsi disturbi come candida, cistite, acne ed eczemi. Anche cellulite e ritenzione idrica possono essere conseguenze dell’abuso di lievito, poiché il metabolismo fatica a elaborare i nutrienti ingeriti, causando un accumulo di massa grassa e acqua extracellulare.
Come gestire l’infiammazione da cibo
Per ridurre l’infiammazione, si consiglia di eliminare temporaneamente gli alimenti ad alta concentrazione di lievito per un periodo non superiore ai sei mesi, per poi reintrodurli gradualmente, evitando che l’organismo sviluppi sensibilità permanente.