Il riposino pomeridiano è spesso un “lusso” che si possono concedere solo i giovani o gli anziani, visto che hanno più tempo libero a disposizione rispetto ad un lavoratore. In realtà, però, 30 minuti di sonno dopo pranzo apportano innumerevoli benefici, a tutte le età.
Il sonno diurno, infatti, ci rende più produttivi, vigili e attenti e, allo stesso tempo, essendo maggiore la veglia diurna, maggiore sarà anche la propensione al sonno notturno e la sua profondità. Non solo. Il pisolino consente anche di ridurre ulteriormente i livelli di pressione, che già si abbassano durante la notte.
Attenzione però a tre aspetti: è importante rispettare la durata della pennichella (non oltre la mezz’ora) e il momento della giornata (subito dopo pranzo) perché se dura di più o ci si addormenta nel tardo pomeriggio ci possono essere ripercussioni sulla veglia diurna (nel primo caso) oppure nel sonno notturno (nel secondo caso). Inoltre, il bisogno di dormire dopo pranzo potrebbe essere anche dovuto a problemi legati al sonno notturno, come poche ore di sonno oppure una bassa qualità.