L’ambito cardiovascolare è stato il primo a livello mondiale a sviluppare programmi di prevenzione in termini di stile di vita e individuazione precoce di eventuali problemi e patologie. Approfondisce il tema Luca Giuseppe Merlino, Direttore Generale Centro Cardiologico Monzino di Milano, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dedicato alla ricerca e alla cura delle malattie del cuore, da anni convenzionato con Ente Mutuo Regionale: «La nostra divisione scientifica prevede al suo interno un gruppo di professionisti che si occupa di prevenzione cardiovascolare. Nel corso degli anni ha sviluppato un modello predittivo che in base allo stile di vita, alla storia familiare e ai fattori di rischio connessi è in grado di inquadrare il paziente in una determinata categoria di rischio per patologie cardiovascolari, anche se in quel momento la persona risulta sana. Questo ci consente di impostare dei percorsi personalizzati di prevenzione e cura con esami periodici di verifica per monitorare la condizione e, nel caso, intervenire per tempo».
Il Centro Cardiologico Monzino non ha mai interrotto la sua attività di ricerca e cura in ambito cardiovascolare, neanche durante la pandemia. «Siamo stati scelti da Regione Lombardia come struttura hub di riferimento a livello regionale per le patologie cardiovascolari ma inevitabilmente ci siamo trovati a gestire pazienti con problemi al cuore che avevano contratto il virus SARS-CoV-2; nello specifico, abbiamo registrato circa 200 ricoveri nel 2020 e un centinaio nel 2021». In questo periodo, il Monzino non ha quindi avuto un calo dell’attività ma solo una diminuzione dei pazienti fuori regione; già nel 2022 ha poi recuperato i flussi pre-Covid.
«Quello che abbiamo già cominciato a rilevare durante la pandemia – spiega Merlino – è un peggioramento delle condizioni dei pazienti; ad esempio, c’è stato un incremento della mortalità nei casi di infarto perché le persone si presentavano anche 2 o 3 giorni dopo i primi sintomi, a causa del timore di recarsi in ospedale».
In questo contesto, quale può essere il ruolo della sanità integrativa?
«Le società di mutuo soccorso come Ente Mutuo Regionale svolgono un ruolo cruciale e di sostegno al Sistema Sanitario Nazionale, consentendo alle persone di accedere a prestazioni ambulatoriali in tempi rapidi e senza liste d’attesa. Ritengo fondamentale anche il ruolo dell’azienda, che può aiutare l’attività del SSN attraverso l’introduzione di programmi di welfare per i propri dipendenti».
Nel frattempo, il Centro Cardiologico Monzino studia nuovi servizi per rendere l’ospedale sempre più accessibile superando i limiti di spazio: si tratta del progetto virtual hospital, con cui il Monzino mette a disposizione le sue competenze e know how sfruttando le potenzialità della tecnologia. Tra i servizi erogati, teleconsulti e tele visite a distanza per i follow up dei pazienti.