A cura di Mario Parma, medico specializzato in Oftalmologia, convenzionato con Ente Mutuo Regionale
La miopia rappresenta uno tra i più frequenti difetti della vista. Nel momento in cui si manifesta, non è possibile farla regredire. È possibile, però, cercare di contenere al massimo l’eventuale peggioramento e adottare stili di vita che ne riducano la progressione.
Insorge nell’età infantile o adolescenziale durante il periodo di sviluppo dell’apparato visivo. È una malattia multifattoriale con una forte componente famigliare. In Italia vi sono 15 milioni di persone affettte da miopia. Le future generazioni avranno un incremento considerevole di questo difetto, collegato alla diffusione della vita interconnessa. Il principale disturbo che provoca è la visione annebbiata per lontano, e l’affaticamento nell’applicazione per vicino. Ecco perché è fondamentale controllare i bambini già in tenera età prescolare e individuare precocemente questa patologia, specie se associata anche ad astigmatismo.
L’uso degli occhiali, anche per difetti lievi, rappresenta il primo passo per consentire una visione adeguata e non sottoporre gli occhi a inutili sollecitazioni negative. Il secondo passo è di tenerli tutto il giorno: cioè sempre! L’impiego della correzione ottica permanentemente impedisce lo sforzo visivo e il conseguente avanzamento del deficit rifrattivo. Inutili, se non dannosi, fantomatici esercizi dalle stravaganti modalità che promettono di eliminare o ridurre la miopia.
Elenchiamo alcuni utili e validi suggerimenti che mitigano l’evoluzione oculare miopica:
- Moderazione nell’utilizzo di apparecchiature elettroniche: computer, tablet e, in particolare, cellulari;
- leggere e studiare con postazioni adeguate per luminosità e postura. No a sdraiarsi su divani, tappeti o poltrone; sì ad un’armonica e morbida illuminazione con lampade da tavolo ad una scrivania e una sedia che consenta di stare eretti con la schiena. Questo porterà sicuramente a un miglioramento del rendimento scolastico e a evitare pericolose anomalie muscolo-scheletriche che presenteranno il conto in età adulta;
- evitare anche ambienti ristretti e sovraffollamento che sono cause miopizzanti;
- non guardare il cellulare con il collo in iperflessione o in un ambiente buio, e programmare brevi tempi giornalieri per l’uso dei videogiochi;
- fare pause frequenti, circa ogni mezz’ora, durante l’uso di elettronica, e preferire occupazioni e giochi manuali alla sedentarietà da tablet;
- andare a letto presto e dormire le ore necessarie.
È ormai verificato e confermato che bambini e ragazzi che passano molte ore all’aria aperta, svolgendo attività ludica o sportiva, hanno un minore aggravamento del difetto miopico. Così come è stato recentemente scoperto che il medesimo effetto si ha dove sono presenti aree verdi e parchi. Il verde è un colore particolarmente rilassante e tonico per la vista.
Alimentazione: sembra quasi banale ma non lo è. L’assunzione di cibi elaborati e processati come merendine e preparazioni dal ricchissimo contenuto di E…, intesi come additivi conservanti, addensanti, coloranti, edulcoranti e via dicendo… sono poi molto poveri di vitamine e nutrienti naturali per un adeguato e sano sviluppo dell’apparato visivo.
Sfatando un mito come le carote, ricche di vitamina A che agisce bene sulla pelle e sull’abbronzatura, sono, invece, assai preferibili mirtilli, frutti di bosco, e tutta la frutta e verdura di colore blu che, tramite gli antociani che contengono, mantengono una benefica vascolarizzazione e un perfetto trofismo della retina e dell’occhio. Riducono l’affaticamento dopo intensi periodi di studio e lettura, e rendono meno scura la notte, perché migliorano la visione crepuscolare.
Lenti a contatto: un capitolo che può essere spinoso. Indicate per miopie particolarmente elevate, che peraltro sono rare nei bambini, andrebbero prescritte, dopo attenta valutazione medica oftalmologica, dalla scolarità media e per svolgere attività sportiva. Non sono la soluzione ideale per lo studio e per occhi ancora in evoluzione e dai tessuti delicati. Occhiali con filtratura delle lenti per la luce blu, emessa dai dispositivi elettronici, e trattamenti antiriflesso, hanno certamente miglior efficacia sulla qualità della vista.
Esiste un particolare impiego delle lenti a contatto quale l’ortocheratologia ove, durante la notte, s’indossano lenti a contatto che dovrebbero consentire una rettifica della miopia e il non utilizzo di occhiali di giorno. Il rischio d’infezioni e la possibilità di correggere, solo temporaneamente, difetti molto lievi induce a estrema cautela per questa procedura. Anche l’instillazione di collirio atropinico è allo studio per ridurre la progressione miopica, ma richiede verifiche e certezze di efficacia sul lungo periodo. Se la miopia diventa un problema allora, dopo i 20 – 25 anni e a completa stabilizzazione del difetto, è possibile eliminarla definitivamente con un intervento laser ad eccimeri.