Oggi parliamo della prevenzione del piattismo dei piedi

A cura di Alberto Martelli, pediatra convenzionato con Ente Mutuo Regionale

Si può prevenire davvero il piede piatto?

La prevenzione del piede piatto si può fare attraverso un’attenta osservazione dei piedi del bambino. Occorre ricordare che, fino ai 3 anni di età, tutti i piedini sono piatti per definizione. In poche parole, non si è ancora formato l’arco plantare. Tra i 5 e gli 11 anni di età è fondamentale fare controlli periodici, attraverso visite pediatriche, che valutino anche questo aspetto. Sarà poi il Pediatra, nei casi sospetti, ad indirizzare il bambino ad una visita ortopedica pediatrica. In poche parole è difficile prevenire il piede piatto ma intervenire per tempo, con una diagnosi precoce, si può e si deve fare.

Quali sono i bambini/e più a rischio per i quali la sorveglianza deve essere più serrata?

Le situazioni più a rischio riguardano la famigliarità, specie se un parente di I grado ha già il piattismo dei piedi, e tutte le condizioni di sovrappeso che, nell’età pediatrica, andrebbero prevenute per molte altri motivi oltre al piattismo dei piedi

Ci sono esercizi che possono essere utili per la prevenzione del piede piatto?

Non esiste una prevenzione specifica con esercizi definiti. Potrebbero essere utili esercizi a piedi nudi, come il cammino su superfici di diversa consistenza come ad esempio sulla sabbia. In casa basta tenere calze antisdrucciolo nel bambino piccolo dei primi anni di vita per stimolare, attraverso superfici diverse, tutta la muscolatura dei piedini. Camminare invece a piedi nudi su una superficie liscia, come il pavimento di casa, non aiuta.

In cosa consiste la ginnastica cavizzante?

Possono essere suggeriti una serie di movimenti, peraltro difficili da eseguire con continuità, in cui si può camminare sulle punte o, ancor meglio attraverso un gioco, cercare di raccogliere da terra una pallina o un fazzoletto sollecitando, con il meccanismo prensile del piede, il movimento cavizzante che stimola la muscolatura a tonificarsi

Quali scarpe sono utili per praticare un po’ di prevenzione?

Come detto la muscolatura dei piedini deve essere sollecitata il più possibile. Poiché, dopo l’anno, la calzatura è indispensabile tutte le volte che si esce, la tomaia della scarpa deve essere morbida e flessibile per consentire un continuo lavoro muscolare. Prima di acquistarle occorre fare il movimento di flessione, punta-tacco, per saggiare la morbidezza della tomaia della scarpa. Utile un rinforzo sul tallone per sostenere il piedino.

Quali sport consigliare per un supporto alla prevenzione? 

Molto bene danza, per la posizione frequente sulle punte, il basket e la pallavolo perché i salti sollecitano la spinta sulle punte. Anche il nuoto è un ottimo sport perché il movimento dei piedi è continuo e non sotto carico. Indicate le arti marziali perché l’attività sportiva viene svolta interamente a piedi nudi.

Quali sono le conseguenze di una mancata correzione?

Il piede piatto non corretto determina un coinvolgimento della caviglia che diventa valga e artrosica. In prospettiva dell’età, il carico mal distribuito, sui piedi, può velocizzare il processo artrosico di ginocchia e anche

Come capire se servono i plantari?

Un dolore o il solo affaticamento dei piedi, specie dopo una prolungata camminata, può essere l’indicatore di una mancanza di supporto dei piedi durante l’attività fisica. In questi casi è utile una valutazione ortopedica per capire se i plantari ortopedici, di materiale adeguato, possano aiutare a mantenere sollevato l’arco plantare, attraverso un adeguato supporto biomeccanico.