La malattia di Parkinson è la seconda sindrome neurodegenerativa al mondo (dopo l’Alzheimer) con oltre 6 milioni di pazienti, da non confondere con i parkinsonismi atipici. Come fare?
Innanzitutto, per parkinsonismi atipici si intende l’insieme delle malattie neurodegenerative in cui il Parkinson è la caratteristica clinica principale ma non è l’unica. Ai classici sintomi della sindrome parkinsoniana, ovvero:
- Lentezza;
- Tremore a riposo;
- Rigidità;
- Cambiamenti della postura e della deambulazione;
- Riduzione dell’olfatto;
- Stipsi;
- Urgenza urinaria;
- Ipotensione ortostatica (eccessivo abbassamento della pressione arteriosa quando si assume la posizione eretta)
- Deflessione del tono dell’umore;
- Disturbi del sonno
I parkinsonismi atipici registrano anche la presenza di:
- Sintomi cognitivi (demenza, allucinazioni);
- Sintomi disautonomici (incontinenza urinaria);
- Paralisi di sguardo;
- Distonia (contrazione muscolare sostenuta che causa posture anomale);
Esistono anche i parkinsonismi secondari che non sono correlati a malattie neurodegenerative ma sono indotti da farmaci o da un’eccessiva quantità di liquido nei ventricoli cerebrali (parkinsonismo da idrocefalo normoteso); queste patologie, al contrario delle precedenti, sono curabili attraverso l’eliminazione della causa scatenante.