A cura di Alberto Martelli, pediatra convenzionato con Ente Mutuo Regionale
Che cos’è il Papillomavirus?
Come dice la parola è un virus, pertanto un agente infettivo, trasmissibile da persona a persona, principalmente attraverso i rapporti sessuali.
Perché spaventa così tanto il Papillomavirus?
Si tratta di un virus capace di modificare il DNA delle cellule infettate in senso tumorale, potendo generare così malattie anche molto gravi. Ancora oggi il tumore al collo dell’utero causa oltre 1000 decessi all’anno in Italia, circa tre al giorno.
E’ così diffuso il Papillomavirus?
Sì, è molto diffuso. Si pensa che ognuno di noi contragga un’infezione da Papillomavirus almeno una volta nella vita.
Esiste una sola variante di Papillomavirus ?
No, si conoscono oltre 200 varianti o sierotipi di Papillomavirus. Alcune di queste varianti possono causare malattie fastidiose ma facilmente curabili, come le verruche e i condilomi, altre, invece, possono essere associate a tumori, principalmente dell’apparato riproduttivo femminile e maschile.
Come si previene l’infezione da Papillomavirus
Le comuni pratiche di igiene e l’uso del preservativo sono validi strumenti a nostra disposizione ma non sono efficaci in tutti i casi. Per la prevenzione dell’infezione da Papillomavirus è disponibile un vaccino sicuro ed efficace.
Quanti sono i sierotipi rappresentati nel vaccino anti Papillomavirus?
Il vaccino ora disponibile è rivolto verso 9 sierotipi contemplando molti di quelli più pericolosi in senso neoplastico. Fino a qualche anno fa era disponibile un preparato che comprendeva solo 4 sierotipi. Ora c’è la possibilità, per chi si sottopone alla vaccinazione, di una maggiore copertura nei confronti di un più corposo numero di sierotipi.
A chi è raccomandata la vaccinazione anti-Papillomavirus (HPV)?
La vaccinazione contro il papilloma virus è raccomandata e gratuita per le ragazze e i ragazzi a partire dagli 11 anni di età. La strategia è quella di proteggere i giovani prima della possibile infezione, cioè in anticipo rispetto ai primi rapporti sessuali.
Perché anche i ragazzi dovrebbero essere vaccinati contro il Papillomavirus a partire dagli 11 anni di età?
La vaccinazione dei maschi è volta ad ottenere tre diverse finalità:
- Ridurre la circolazione dei Papillomavirus, con impatto favorevole sulle infezioni genitali femminili
- Ridurre le patologie tumorali, all’apparato genitale, nei maschi che possono esserne affetti, benchè in misura minore, rispetto alle femmine
- Ridurre il rischio di sterilità, nei maschi, che può essere conseguente all’infezione di alcuni ceppi di Papillomavirus. La presenza di alcuni ceppi di Papillomavirus nel liquido seminale, può ridurre la motilità degli spermatozoi, prerogativa principale per ottenere la fecondazione della cellula uovo (ovocita).
Come è articolato il ciclo vaccinale proposto?
Il ciclo vaccinale prevede 2 dosi, 0 e dopo 6 mesi, per le ragazze i ragazzi nel dodicesimo anno di vita e fino a 14 anni inclusi; è contemplato invece un ciclo vaccinale a 3 dosi ai tempi 0, 2, 6 mesi a partire dai 15 anni di età.
Esiste poi un programma di recupero, con mantenimento della completa gratuità, per le donne fino a 26 anni e per gli uomini almeno fino a 18 anni inclusi, qualora non siano stati precedentemente vaccinati o non abbiano completato il ciclo vaccinale.
Le donne vaccinate per HPV possono evitare di fare Pap-test?
Assolutamente no. Tutte le donne, a partire dai 25 anni di età, anche se vaccinate, devono aderire ai programmi di screening cervicale che prevedono gratuitamente il Pap-test e il test per la ricerca dell’ HPV-DNA.