Un alimento rivalutato
Se un tempo la pasta era considerata un nemico della dieta per il suo elevato contenuto di calorie e carboidrati, oggi può essere inserita senza problemi in un piano alimentare equilibrato. Se consumata nelle dosi corrette (70-80 grammi), può essere mangiata anche tutti i giorni!
Indice glicemico e accorgimenti
Nonostante l’indice glicemico medio-alto, la pasta ha un impatto inferiore rispetto ad altri carboidrati raffinati come il pane bianco o il gelato. Alcuni accorgimenti possono abbassarlo ulteriormente:
- Cuocerla al dente: il tempo di cottura influisce sull’indice glicemico, che aumenta se la pasta è troppo cotta.
- Accompagnarla con fibre: condimenti a base di verdure o un’insalata prima del pasto contribuiscono a ridurre l’impatto glicemico.
Pasta e benessere psicofisico
Oltre ai benefici nutrizionali, la pasta è anche un alleato contro il malumore: i carboidrati complessi favoriscono la produzione di serotonina, l’ormone del benessere.