Una ricerca dell’Università del Minnesota negli Stati Uniti ha svelato perché smettere di fumare spesso comporta un aumento di peso: tutta colpa del sistema oppioide del nostro cervello che è responsabile dell’appetito e della dipendenza da sostanze stupefacenti.
Per arginare lo stress da mancanza di nicotina, la persona tende a mangiare alimenti più calorici, ricchi di zuccheri e grassi. Non solo. L’astinenza provoca anche un rilascio ridotto di dopamina, ovvero l’ormone del benessere, che il cervello ricerca quindi nel cibo. L’ultima conseguenza del dire addio alle sigarette è la riduzione del metabolismo basale, ovvero le calorie che si consumano a riposo.
È possibile evitare questi “effetti collaterali”, che interessano solo le prime settimane dallo stop al fumo, in pochi e semplici passaggi:
- fare attività fisica per consumare calorie e produrre dopamina;
- controllare l’alimentazione, evitando di comprare dolci e alimenti calorici;
- spezzare la fame con frutta e verdura