Politerapia: quando troppi farmaci fanno male

Gestire correttamente le terapie per ridurre i rischi

Politerapia e farmaci rappresentano una realtà comune tra gli anziani. In Italia, oltre il 75% degli over 65 soffre di due o più malattie croniche, spesso trattate con numerosi medicinali. Questo porta a un maggiore rischio di interazioni farmacologiche, errori nell’assunzione e mancata aderenza terapeutica.

Quando l’uso di troppi farmaci diventa un problema

Secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’assunzione di più di cinque farmaci al giorno può compromettere la salute del paziente. La gestione attenta delle prescrizioni è essenziale per evitare effetti indesiderati e migliorare la qualità della vita.

Il ruolo del geriatra nella gestione della politerapia

Il geriatra è una figura chiave per ottimizzare le terapie farmacologiche. Le sue competenze permettono di:

  • Valutare l’efficacia dei trattamenti in corso.
  • Eliminare farmaci non necessari o ridurre i dosaggi.
  • Monitorare eventuali interazioni tra i medicinali.
  • Assicurarsi che i pazienti seguano correttamente la terapia.

Politerapia: differenza tra uso appropriato e inappropriato

Non sempre l’uso di più farmaci è dannoso. Si distingue tra:

  • Politerapia inappropriata: farmaci prescritti senza reali benefici o con più rischi che vantaggi.
  • Politerapia appropriata: trattamenti ottimizzati per ottenere risultati terapeutici chiari e ridurre al minimo gli effetti collaterali.

Strategie per una terapia farmacologica sicura

Per ridurre i rischi legati all’uso di più farmaci, è consigliabile:

  • Effettuare controlli periodici con il medico curante o il geriatra.
  • Verificare eventuali interazioni tra i farmaci assunti.
  • Seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche.

Una corretta gestione della terapia aiuta a prevenire problemi legati all’uso eccessivo di medicinali, migliorando la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti.

23/01/2025