A cura di Alberto Martelli, pediatra convenzionato con Ente Mutuo Regionale
E’ davvero possibile disegnare un percorso di prevenzione per ogni età?
Sì, questo è possibile, sia disegnando un percorso che tenga conto dei rischi legati alle malattie presenti in famiglia, sia impostando, per maschi e femmine in base alle diverse età, i controlli, oncologici e non, che sono raccomandati. Anche nell’età pediatrica è già possibile effettuare prevenzione. Gli screening oculistici, uditivi, ortopedici e molti altri ne sono l’evidente conferma.
Quale è il significato della prevenzione primaria?
Si tratta di tutti quegli interventi mirati ad evitare una certa patologia prima che questa possa manifestarsi. E’ perlopiù orientata ai vari fattori di rischio di una certa patologia ed è rivolta a tutta la popolazione come, ad esempio, la campagna antifumo. Anche per l’ipertensione arteriosa è possibile identificare alcuni fattori di rischio come l’obesità, l’ipercolesterolemia, lo stress lavorativo e non, la sedentarietà e altri aspetti su cui orientare le strategie di prevenzione primaria
Cosa intendiamo con prevenzione secondaria?
Intendiamo la diagnosi precoce volta ad intervenire, attraverso programmi di screening, quando la malattia sia nelle primissime fasi della sua comparsa. La mammografia o il pap test, ad esempio, hanno proprio questa finalità per poter intervenire con la terapia in una fase molto precoce, migliorando drasticamente la prognosi della malattia. Anche i costi sociali per le cure sanitarie, proporzionali al grado di malattia, tenderanno ad essere più contenuti.
E la prevenzione terziaria?
Prevede l’intervento, a malattia ormai instaurata, finalizzato a prevenirne le complicanze e le possibile recidive o riacutizzazioni della malattia. E’ orientata, pertanto, ad un’ottimale gestione della malattia, garantendo al paziente, una qualità di vita migliore. Grazie all’identificazione della malattia, riduce le visite, le ospedalizzazioni, i costi per i farmaci, le disabilità e tutto ciò che correla con una malattia non controllata.
Ma è vero che esiste anche una prevenzione quaternaria?
Sì, si tratta di un termine coniato recentemente che prevede la prevenzione di inutili percorsi di ipermedicalizzazione, oggi discretamente comuni, che determinano inutili spese e aspettative non corrisposte per il paziente. E’ un evento frequente ai giorni nostri e va prevenuto anche questo