Buongiorno a tutti. Mi presento. Sono, anzi ero, un pediatra ospedaliero, come si suol dire, di lungo corso. Sono in realtà in pensione da alcune settimane dopo aver lavorato nell’Ospedale Macedonio Melloni di Milano e, come primario, nella Pediatria dell’Ospedale G. Salvini di Garbagnate Milanese. Forse potrei scrivere un libro, più che un articolo, frutto, in tanti anni, di quante situazioni ho visto e trattato, davvero fra le più varie. Mi sovviene il caso della ragazzina che simulava crisi convulsive perché, non potendo vedere la nonna poiché i genitori si stavano separando, voleva che la nonna venisse almeno a trovarla in ospedale. Oppure il ragazzo calciatore che, tolto di squadra per un altro compagno, si era messo a camminare storto, cioè aveva atassia per dire un nostro parolone, senza averne la consapevolezza. Divertente anche il caso del bambino che non smetteva più di piangere perché la mamma, pulendo la gabbia dell’uccellino, aveva aspirato anche il canarino. Mamma mia, quante storie e situazioni incredibili. Mi piace ora mettere al servizio della gente questa mia esperienza pediatrica, cercando però di dare un taglio pratico e semplice alle cose che scrivo. Forse ancora di più, in questo periodo di notizie antitetiche e di informazioni contrastanti, si sente la necessità di chiarezza e di dire le cose come stanno, ma sempre cercando di farle capire fino in fondo. D’accordo, non sempre è facile essere così. La pandemia ci ha posto di fronte a un virus nuovo che abbiamo, solo in parte, potuto scoprire poco alla volta. Le varianti del virus sono andate di pari passo con le varianti delle affermazioni, delle indicazioni e delle suggestioni. Ora, sicuramente non ultimo, c’è il dilemma dei vaccini anche se tutti noi Medici caldeggiamo l’aderenza alla vaccinazione perché è davvero l’unica via per uscire da questo drammatico momento storico. Pensate che, facendo una riflessione a ritroso, mi è venuta in mente l’esperienza del vaccino adiuvato anti-influenzale (Fluad) negli anziani, nell’anno 2014. Fra i mesi di novembre e dicembre erano stati segnalati 13 eventi indesiderati gravi o fatali verificatesi a breve distanza dalla somministrazione di questo vaccino. Dopo alcuni mesi si è visto che il vaccino non c’entrava nulla. Gli epidemiologi e gli statistici hanno poi calcolato quanti morti erano stati provocati da questo provvedimento di sospensione e dalla successiva paura della popolazione anziana a vaccinarsi. Purtroppo, al netto di ceppi virali differenti che possono girare in anni diversi e della nostra popolazione italiana che ogni anno diventa sempre più anziana, si potevano contare circa 20.000 morti in più per le vaccinazioni anti-influenzali non eseguite sulla popolazione di quell’età. Sono davvero contento di avere questo spazio per palare con voi e, a breve, affronteremo tanti altri aspetti pediatrici e medici, cercando anche di essere in linea con le richieste e le aspettative di voi lettori.
Come detto, a presto
Alberto Martelli