Se si sta male a casa e si è soli…

A cura di Alberto Martelli, pediatra convenzionato con Ente Mutuo Regionale

E’ giusto preoccuparsi di questa eventualità?

Non ci si deve inutilmente preoccupare ma è giusto sapere cosa fare nel momento in cui una persona si sentisse male in casa e fosse da sola

Uno degli ambienti di casa più a rischio è il bagno. Si può fare qualcosa per ridurre tale rischio?

Certamente, sì. Bene avere a portata di mano sempre il cellulare carico quando si entra in bagno. Non chiudere mai la porta del bagno ed avere sempre l’accortezza di asciugare bene per terra per evitare di scivolare. Bene avere comunque il cellulare, vicino a sé, perché potrebbe esserci la necessità di chiamare i soccorsi anche in altre circostanze.

Chi chiamare al cellulare?

Occorre comporre il numero 112 e specificare bene sempre, prima di terminare la chiamata, il proprio indirizzo nel dettaglio, compreso il citofono, la scala e il piano

Esistono app dedicate per l’emergenza?

Sì, esiste l’app del 112. Quest’app rileva la posizione tramite GPS e/o rete dati, e può quindi inviare immediatamente la localizzazione della persona in pericolo al servizio d’emergenza in modo che intervenga più velocemente possibile. L’app si trova sul portale where.areu.lombardia.it, su Apple App Store, Google play store o cercando sui motori di ricerca “112 Where ARE U”. Sulla app è possibile chiedere di parlare, indicare che non si può parlare od inviare messaggi

Si può anche pensare a dei percorsi di prevenzione?

Certamente. Evitare di compiere alcune manovre a rischio, o incombenze pericolose, quando si è soli, riduce il rischio di cadute o traumi. Ad esempio è meglio non salire mai su di una scala quando si è soli.

Anche la notte è un momento a rischio per chi è solo?

Indubbiamente di notte è più facile cadere. Sia perché i movimenti possono essere meno sciolti sia perché al buio ci si vede di meno.

Qualche suggerimento per ridurre il rischio di cadute notturne?

E’ bene sempre accendere la luce di notte, oppure avere piccole luci notturne, direzionali, sempre accese. Meglio togliere tappeti che potrebbero far inciampare. E’ anche utile facilitare i percorsi, specie verso il bagno, evitando di mettere ostacoli, come scarpe o altro, che potrebbero essere di impedimento. Bene anche tenere, vicino al letto, una borraccia con acqua fresca, senza mai bere troppo, per evitare di alzarsi più volte per andare in bagno.

Per chi è in casa sempre da solo, esistono dispositivi portatili per chiamate rapide si soccorso?

Sì, esistono dispositivi portatili per chiamate rapide di soccorso e chiamate da una gamma di telefoni semplici da usare, intuitivi, pensati per le persone non più giovani o che non sono amanti della tecnologia sofisticata.

Quale posizione di sicurezza mantenere in attesa dei soccorsi?

Se si cade e non ci si riesce a muovere, mantenere una posizione antalgica, quella cioè che ci permette di avvertire meno dolore. In queste circostanze, occorre cercare di muoversi il meno possibile, in attesa dei soccorsi. Se invece compare un dolore forte addominale o  precordiale, come ad esempio nel sospetto di infarto, chiamare subito il 112, aprire la porta di casa per facilitare l’ingresso dei soccorritori e aspettare nel letto i soccorsi.

Se si riesce ad avvertire il 112 ma non si riesce ad arrivare ad aprire la porta di casa?

In questi casi è utile telefonare a chi potrebbe avere una copia delle chiavi dei casi: figli, portinaio ecc. Sarebbe utile registrare, per tempo, anche sul proprio telefonino, in uno spazio dedicato, questi “numeri dell’emergenza”