Tutti i benefici di un efficace “rimedio della nonna”
Non sono una vera e propria terapia, ma un rimedio popolare che può contribuire a contrastare le infezioni delle alte vie respiratorie. Parliamo dei suffumigi, una tecnica di inalazione di vapore proveniente dall’acqua riscaldata, posta in un contenitore.
Molte persone fanno i suffumigi per alleviare il mal di gola, per contrastare la raucedine, per reidratare le cavità nasali in presenza di un raffreddore o di un’infezione sinusale. Per quanto non ci sia chiaramente una documentazione scientifica che avvalori le proprietà benefiche di questo “rimedio della nonna”, è pur vero che i benefici ci sono perché possono lenire il disturbo e aiutare a riposare meglio la notte.
Come si prepara un suffumigio è presto spiegato. È infatti sufficiente scaldare dell’acqua in una pentola o in un bollitore, senza che ci sia bisogno di farla bollire. L’acqua va poi versata in un recipiente dai bordi alti e, se si preferisce, è possibile scioglierci delle sostanze balsamiche per un effetto mirato: eucalipto e menta, per esempio, sono indicati per alleviare il mal di gola; il bicarbonato aiuta a liberare le vie aeree congestionate; il timo è un ottimo rimedio contro le infiammazioni, aiuta a calmare la tosse e disinfetta il cavo orale.
Mantenendo una distanza di circa 30 cm dall’acqua calda è sufficiente posizionarsi sopra il recipiente, chiudere gli occhi e respirare per una decina di minuti. Volendo, è anche possibile mettendo un asciugamano in spugna sul capo per un effetto maggiore, ma solo se l’acqua non è troppo calda.
La raccomandazione è quella di rispettare la durata del trattamento di 10-15 minuti al massimo per ogni sessione e di non ripeterle nell’arco della giornata più di due o tre volte.