Quante volte avete sentito parlare dei vegetariani che mangiano il pesce? Da qualche anno queste persone vengono chiamate con un termine specifico, ovvero pescetariani. Spesso criticati da vegetariani e vegani, in quanto considerano la morte dei pesci e molluschi meno violenta rispetto a quella di polli o mammiferi, in realtà questa scelta gli consente di continuare a seguire un’alimentazione completa.
La presenza del pesce e dei crostacei nella dieta, infatti, garantisce ai pescetariani l’assunzione della giusta quantità di proteine, più facilmente digeribili rispetto a quelle della carne, di vitamine del gruppo B, nello specifico B12, fondamentale per il sistema nervoso, la formazione di globuli rossi e DNA, e di Omega3, che aiuta a mantenere in salute cuore e cervello. Rispetto alla carne, inoltre, il pesce è più povero di grassi saturi a favore del grasso buono.
Secondo l’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) l’ideale sarebbe mangiare pesce almeno 2/3 volte alla settimana: nello specifico, meglio il pescato piuttosto che il pesce d’allevamento, perchè presenta una carne più soda, più ricca di omega 3 e più povera di grassi saturi, e il pesce azzurro, ricco di calcio e ideale per la gravidanza e la menopausa.